Tas Engineering FAQ

Domande relative alla modellazione con 3D Modeller

L’errore compare nel momento in cui viene generato il modello di analisi (Generate building) oppure quando il modello 3D viene visualizzato per zone.

Per fare questo assicurarsi di avere una finestra 3D aperta nell’area di lavoro. Nella barra dei menu cliccare su “View” > Display > Zones. Sarà necessario eseguire un aggiornamento della finestra 3D dopo aver corretto questo tipo di errore. Per fare questo cliccare “view” nella barra degli strumenti e cliccare “refresh” oppure Ctrl+R da tastiera.

Questo errore viene generato a causa di un errore nelle dimensioni della finestra (altezza, larghezza e livello) che non sono coerenti con le dimensioni della parete in cui la finestra è inserita.

È obbligatorio considerare l’altezza, la larghezza ed il livello (Level) della finestra tenendo conto dello spessore del pavimento e del soffitto della zona.

a. Altezza: l’altezza della finestra è comprensiva dei telai.

b. Livello e dimensioni: l’altezza della finestra deve essere inferiore all’altezza del piano (Floor Height) comprensiva dello spessore degli elementi del pavimento e del soffitto (Floor e Ceiling Building Elements). Ad esempio se l’elemento del pavimento ha uno spessore di 0,05 metri e l’elemento del soffitto ha uno spessore di 0,1 metri e questi sono utilizzati all’interno di un livello di altezza (Floor Height) pari a 3 metri si avrà a disposizione un altezza netta di piano pari a 2,85 metri.

La finestra dovrà avere un’altezza inferiore a 2,85 metri, oppure dovrà essere impostata come “Default Wall Height” ed in automatico l’altezza della finestra sarà impostata pari a 2,85 metri.

Per aprire una finestra 3D per zone assicurarsi per prima cosa di avere una vista 3D aperta nello spazio di lavoro. Nella barra dei menu cliccare su “View” > “Display” > “Zones”.

La vista 3D per zone visualizzerà gli spazi ai quali sarà stata applicata una zona e qualsiasi altro spazio non zonato. Ricordarsi sempre di eseguire un aggiornamento della vista, nella barra dei menu cliccare su “View” > “Refresh” oppure Ctrl+R.

Fare attenzione alla zonazione degli spazi perché tutti gli elementi costruttivi (Building Elements) che delimitano uno spazio non zonato non verranno esportato all’interno del simulatore (Building Simulatore, file .tbd) Non sarà possibile applicare una costruzione ad un elemento non esportato e di conseguenza non sarà calcolata nessuna proprietà termofisica dello stesso. Qualsiasi trasferimento di calore sarà ignorato ed escluso dai calcoli.

È necessario visualizzare il modello 3D nella modalità zone per poter visualizzare le ombre o esportare il modello in un file 3D dwg. Assicurarsi di avere una vista 3D aperta nello spazio di lavoro poi nella barra dei menu cliccare su “View” > “Display” > “Zones” oppure utilizzare Ctrl+B oppure nella barra degli strumenti cliccare sul pulsante “Display selected zones”. In questo modo potranno essere visualizzate le ombre dalla barra dei menu “View” > “Display Shadows”. Nello stesso menu cliccare su “Export” > “3D DWG/DXF” per esportare il modello

È necessario eseguire un aggiornamento della finestra 3D in modalità zone.

Nella barra dei menu cliccare su “View” > “Refresh” oppure Ctrl+R da tastiera.

È fondamentale controllare tutti gli avvisi allo stesso modo degli errori prima di esportare il modello 3D nel simulatore.

Il programma impedisce l’esportazione se vi sono degli errori. Il fatto che questo non avvenga quando sono presenti solamente degli avvisi non significa che questi non devono essere controllati ed eliminati prima di procedere con l’esportazione.

Si consiglia di eseguire aggiornamenti costanti della vista 3D (“View” > “Refresh” oppure Ctrl+R) durante le operazioni di modellazione. Prima di assegnare le zone al modello è vivamente consigliato che questo non contenga nessun errore né avviso.

È necessario avere attiva una finestra 2D oltre alla finestra contenente il file dwg di riferimento. Procedere con il collegamento del file di riferimento selezionando prima il punto sul riferimento e successivamente nel punto corrispondente del modello all’interno della finestra 2D selezionata.

Se state lavorando con l’opzione “Tabbed view” disattivata (vedi menù “Window”) è necessario prima di eseguire il collegamento del riferimento disporre le finestre di lavoro cliccando su “Tile” nel menu “Window” in modo da vedere tutte le finestre affiancate.

Se doveste riscontrare problemi con il file di riferimento verificate di non avere dei blocchi o delle regioni nel file originale, per ovviare a questo problema copiate il disegno in un nuovo file ed esplodete ogni entità raggrupata.

È preferibile controllare regolarmente durante le operazioni di modellazione la presenza di eventuali avvisi o errori per evitare di accumulare avvisi ed errori tutti alla fine.

Eseguire abbastanza costantemente un aggiornamento della vista 3D (“View” > “Refresh” oppure Ctrl+R) per verificare la presenza o meno degli errori.

Tutte le superfici di uno spazio adiacente ad uno spazio non zonato vengono considerate come “Null-link” ovvero superfici adiabatiche e quindi non scambianti.

La scelta di non eseguire la zonazione di alcuni spazi comporterà quindi una variazione nei calcoli e di conseguenza nei risultati. 

Per modellare una superficie inclinata all’interno del modello è necessario creare due distinti livelli o piani (Floors). Dalla barra dei menu “Building” > “Floors” > “New” create il nuovo piano con il proprio nome e cliccate OK. Eseguire la stessa operazione anche per il secondo livello.

Per evitare di creare dei fori (disperdenti calore) all’interno di un’ambiente dovrà modellare lo spazio in modo tale che il soffitto del piano inferiore e il pavimento del piano immediatamente superiore coincidano (è possibile utilizzare il comando “Copy to Input Floor” per essere certi che i muri al piano inferiore siano allineati con quelli al piano superiore).

Sia al soffitto del livello inferiore sia al pavimento del livello superiore dovrà poi essere applicato il medesimo piano inclinato.

Questo è un elemento di costruzione esposto e non confinante tra due spazi interni. È necessario identificare in quale punto del modello questo elemento si trova. Nel simulatore dovrà essere posta attenzione al tipo di costruzione da applicare a questo elemento.

Quando una porzione di muro e quindi una parte della sua superficie è esposta verso esterno automaticamente il programma rinomina la porzione di elemento come “Exposed”.

“Upper Floor” e “Ceiling”sono superfici esposte verso l’esterno, mentre “Upper Floor/Ceiling” è una superficie interna che delimita due spazi sovrapposti. Il software ha unito in una struttura unica l’elemento soffitto dello spazio sottostante con l’elemento pavimento dello spazio immediatamente superiore.

(I nomi “Upper Floor” e “Ceiling” sono quelli utilizzati di default dal programma, la stessa cosa è valida per nomi di elementi definiti dall’utente).

Per inserire un elemento di schermatura solare (Shade) è necessario per prima cosa che l’elemento ombreggiante sia impostato come “Roof” e non come “Vertical”. L’applicazione dell’elemento schermante può avvenire solamente sulla superficie superiore (Ceiling) di uno spazio nel quale tutte le superficie (ad esclusione, eventualmente, della superficie che costituisce il pavimento) saranno impostate come “Null”. L’elemento ombreggiante dovrà poi essere applicato sulla superficie superiore (Ceiling) dello spazio e l’intero spazio deve essere zonato come esterno.

Nel caso in cui si vuole modellare una pensilina ombreggiante posta sopra una porta o una finestra, il procedimento da seguire sarà il medesimo a differenza per la superficie del pavimento alla quale dovrà essere attribuito un elemento in modo tale da calcolare la riflessione del materiale stesso verso le superfici degli ambienti adiacenti. 

L’avviso significa che è stata attribuita una zona ad uno spazio no completamente delimitato da elementi fisici, ad esempio una superficie è impostata come “Null”. Se è stato modellato uno spazio che deve contenere una o più superfici nulle (ad esempio per applicare una schermatura solare) allora è necessario attribuire il parametro “External Zone” allo spazio.

Dal menu “Building” cliccare su “Zones”. All’interno della finestra “Zones” spuntare la casella “External” in corrispondenza della zona corrispondente.

Eseguire un aggiornamento della vista (Ctrl+R) per rimuovere l’avviso.

Nel caso in cui lo spazio contente una o più superfici nulle non deve essere costruito per altri scopi è necessario individuarlo nel modello e correggere l’elemento che costituisce la superficie.

Per eliminare questo errore è necessario copiare i muri (ovvero la proiezione dell’intero spazio) fino per tutti i livelli necessari fino a quello che corrisponde direttamente con il livello del terreno. Definire lo spazio a contatto con il livello del terreno come “External zone”. Impostare tutti gli elementi soffitto e pavimento (ceiling e floor) come null per tutti gli spazi sovrapposti ad unica esclusione dell’elemento del pavimento dello spazio a livello del terreno che deve essere creato con uno spessore pari a 0. Attribuire l’elemento senza spessore (che potrebbe ad esempio essere nominato “superficie del terreno esterno”).  Aggiornare la vista 3D con un Ctrl+R.

Dopo aver esportato il modello all’interno del simulatore (Building Simulator) applicare alla costruzione “superficie del terreno esterno” una costruzione con una riflessione solare pari a 0,2. Tutte le altre proprietà della costruzione non saranno rilevanti ai fini del calcolo.

(Si consiglia comunque di valutare il tipo di materiale previsto per quella superficie in quanto il grado di riflessione potrebbe cambiare a seconda del materiale stesso).

Uno spazio esterno è utilizzato per creare ad esempio una corte interna oppure un cavedio.

Esempio: disegnare uno spazio e selezionarlo attraverso l’uso del pulsante seleziona spazio, click destro e selezionare “External Space” per attribuire questo carattere alla zona considerata.

Nella vista 3D sarà possibile verificare che il pavimento e il soffitto di quest’area non sono più visibili.

L’uso dell’opzione “External Zone” invece individua quegli spazi, necessari alla modellazione (ad esempio per l’applicazione di una schermatura solare), a contatto diretto con lo spazio esterno.

Automaticamente dopo l’esportazione nel simulatore il programma avrà attribuito alle zone impostate come “External Zone” un coefficiente di convezione esterno.

Per impostare una zona come esterna è necessario selezionare l’opzione “External” corrispondente alla zona utilizzata all’interno dell’elenco zone del progetto. 

Per visualizzare le ombre nel modello 3D è necessario impostare la vista in modalità “Zones”.

Dal menu “view” della barra degli strumenti cliccare su “Display Shadows”.