Ponti termici
Analisi agli elementi finiti delle dispersioni energetiche di qualsiasi nodo di ponte termico 2D/3D, in regime semi-stazionario e dinamico, verifiche di condensa superficiale ed interstiziale e rischio di formazione di muffa
Dispersioni energetiche e temperatura superficiale
In un edificio ben isolato il nemico più grande sono i ponti termici. Ogni punto di discontinuità nell'isolamento o di variazione della forma geometrica produce una variazione del flusso termico e, di conseguenza, una variazione di temperatura superficiale. Questa disomogeneità può essere cosi forte da provocare:
- Maggiore dispersione energetica
- Riduzione della temperatura superficiale interna
- Formazione di condense superficiali
- Formazione di condensa interstiziale
- Formazione di muffe
Ogni edificio ha i suoi ponti termici. Alcuni edifici li annullano quasi completamente, altri li riconducono all’interno dei limiti di legge, altri li ignorano e ne lasciano pagare le conseguenze al proprietario dell’immobile.
Verifica della formazione di muffa e condensa
La legge prescrive che per ognuno dei dodici mesi dell’anno venga calcolato il fattore di temperatura minimo di progetto fRsimin in corrispondenza della superficie interna di tutte le strutture dell’edificio. Ogni muro, tetto, infisso o ponte termico deve essere progettato in modo da avere un fattore di temperatura fRsi superiore a quello minimo di progetto, calcolato secondo la norma UNI 13788-2013